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La campagna di comunicazione di Artemisia “Non è amore, è violenza” vince il premio “La Toscana che fa bene”

L’impatto della comunicazione sociale contro la violenza e le truffe: premiati Artemisia e Daniele Bonarini
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La forza della comunicazione sociale al servizio del cambiamento: con questo spirito si è celebrata, presso il Media Center Sassoli del palazzo del Pegaso, la premiazione dei vincitori di due importanti concorsi promossi dal Corecom Toscana. La campagna di Artemisia “Non è amore, è violenza” ha trionfato nella terza edizione del premio La Toscana che fa bene, dedicato alla comunicazione sociale, mentre lo spot “Gratis” di Daniele Bonarini ha conquistato il primo posto nell’undicesima edizione di Toscana in spot, incentrato quest’anno sul tema delle truffe telefoniche e online, con il titolo “Non abbocchiamo!”.

 

Una comunicazione che lascia il segno

La campagna di Artemisia, premiata con voto unanime, affronta con forza e semplicità il tema della violenza di genere, invitando a riconoscere comportamenti tossici e a cercare aiuto prima che sia troppo tardi. “Non è solo comunicazione, ma un messaggio che entra profondamente nella società”, ha dichiarato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale.

Elena Baragli, presidente di Artemisia, ha evidenziato l’impatto tangibile della campagna: “Abbiamo registrato un aumento del 20% delle richieste di aiuto, segno che queste iniziative funzionano e devono essere sostenute con continuità”. Il riconoscimento, dotato di un premio di 5mila euro, è stato accompagnato da una menzione speciale alla campagna “Te me piaci poco” del Comune di Arezzo, apprezzata per l’efficacia nel raggiungere il pubblico nonostante risorse limitate.

 

Truffe e creatività: i vincitori di “Toscana in spot”

Il concorso Toscana in spot ha premiato con 5mila euro lo spot “Gratis” di Daniele Bonarini, elogiato per la sua regia diretta e il messaggio chiaro, capace di sensibilizzare sia i più giovani che gli anziani sul tema delle truffe telefoniche. Al secondo posto, con 3mila euro, “Pesce Balla” di Matteo Corsi, apprezzato per il suo claim efficace e il linguaggio adatto a tutte le età. Il terzo premio, di 2mila euro, è stato assegnato a “Della truffa fanne fuffa” di Lorenzo Maiani, che ha conquistato la giuria grazie alla freschezza della regia e all’originalità del messaggio.

Attraverso la creatività e l’arte, riusciamo a combattere fenomeni odiosi come le truffe”, ha dichiarato Bonarini. “La protagonista del mio spot riceve una telefonata che promette tutto gratis, ma dimostra di sapersela cavare con ironia e determinazione”.

 

Un messaggio per il futuro

Marco Meacci, presidente del Corecom Toscana, ha sottolineato il valore di queste iniziative: “Questi premi mettono in luce l’impegno sociale della nostra regione e l’importanza di una comunicazione che sa innovare e sensibilizzare. I video premiati meritano di essere diffusi ampiamente”.

Anche l’assessora regionale Serena Spinelli ha ribadito l’urgenza di lavorare sui cambiamenti culturali: “Se è violenza, non può essere amore. Iniziative come quelle di Artemisia e gli spot contro le truffe sono fondamentali per prevenire e proteggere”.

I riconoscimenti, che complessivamente hanno assegnato 15mila euro tra i vari premi, celebrano il potenziale della comunicazione nel creare consapevolezza e promuovere un cambiamento sociale duraturo.

 

Di Chiara Bianchini, “InToscana”, 18 dicembre 2024

Corecom Toscana: premiati i vincitori di “Toscana in spot” e “La Toscana che fa bene” 2024

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