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“Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta”

Recensione di Elena Baragli sul libro di Paola Agosti e Benedetta Tobagi
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La sola rivoluzione riuscita del Novecento.

 

Così è stata definita 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐚. Attraverso gli scatti impegnati di Paola Agosti, attivista e testimone del decennio d’Italia più rivoluzionario, il libro ci fa viaggiare nelle lotte e nelle trasformazioni sociali e culturali in atto (non meno di quelle del costume come la minigonna) che convivono ancora con i retaggi del passato: con le donne beghine, custodi del patriarcato in veste Democrazia Cristiana. Una rivoluzione femminile e femminista dalle molte anime, pluralista e multiforme: avvocate, studentesse, operaie e contadine.

𝐃𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚, cittadine e campagnole, intellettuali e casalinghe, ma unite dalle grandi lotte: dal diritto all’aborto alle conquiste sindacali, all’autodeterminazione sul proprio corpo, dai gruppi di autocoscienza all’auto-aiuto. Con l’orizzonte della 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: dall’individuale al collettivo, dove il personale è politico. Dall’interessante postazione dell’UDI (Unione Donne Italiane) nata nel 1945 per filiazione dai Gruppi di Difesa della Donna, la grande organizzazione femminile della resistenza, gli scatti di Paola Agosti e le parole di Benedetta Tobagi (già nota per il libro La resistenza delle donne) ci conducono nelle piazze della capitale italiana, negli atenei universitari, nei consultori e nelle campagne dove ancora la donna è madre e contadina, velata ieri ad Orgosolo come oggi a Teheran.

Chitarre, striscioni, pancioni e passeggini, insieme a volantini ciclostilati in proprio, tute blu da operaie, assemblee e girotondi di piazza: la marea rosa è un movimento di lotta e di coscienza che svela come essere donna è subire violenza ogni giorno. Personalità politiche come Tina Anselmi o la pacifista Lidia Menapace, dallo Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi del 1070 alla svolta di via di Governo Vecchio a Roma dove, nel 1979, nasce il primo centro di documentazione, come spazio di rivendicazione culturale. Fino agli anni ‘80 caratterizzati dalle lotte operaie e nel mondo del lavoro. Pratiche di autocoscienza, il partire da sé, la consapevolezza e l’impegno per sé come inscindibile da quello per tutte le donne, le lotte, pagate a caro prezzo nel privato delle proprie relazioni affettive e familiari. 𝐑𝐨𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 non è solo una battaglia di piazza, ma una scelta ed una sfida che riguarda la vita personale, domestica e le relazioni intime.

Viaggiare in questo passato/presente è un’ottima chiave per interrogarsi sull’attuale femminismo della quarta ondata, cosiddetto intersezionale, che guarda alle 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐩𝐥𝐞, al razzismo oltre che al sessismo, alla violenza di genere e istituzionale, alle rivendicazioni Lgbtq+, alla violenza digitale, ai crimini d’odio, alle questioni ambientali. Una quarta ondata la cui storia è ancora tutta da scrivere. Un’ondata figlia di questo tempo in cui la parola femminismo è talvolta innominabile o tabù, in un contesto segnato da una regressione culturale senza precedenti anche a livello internazionale. Retaggi del passato convivono con nuovi temi emergenti, con anime diverse, spesso l’una contro l’altra armata. Appare forte la paura di dividersi sui contenuti e quindi forte anche la difficoltà a confrontarsi su temi complessi, a mettersi in relazione e forse anche in discussione. Eppure, da qualche parte, in qualche piccola comunità di pratica, si prova ancora a inventare, a costruire ed a trasgredire, cercando di leggere la realtà, le sue urgenze e le sue istanze, andando oltre un passato mitico ma speriamo non mitologico, e provando a scrivere la storia dei tempi attuali.

𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞, fondare nuovi presupposti, sfidando ideologismi e dogmatismo, dipende anche da noi, come avrebbero detto le nostre sorelle degli anni settanta. Partiamo da noi stesse e dagli ambiti in cui viviamo, lavoriamo, operiamo per principiare il cambiamento.
Un nuovo femminismo è possibile?

(𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗴𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗕𝗲𝗻𝗲𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗧𝗼𝗯𝗮𝗴𝗶, 𝘊𝘰𝘷𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰. 𝘝𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘢𝘯𝘵𝘢, Einaudi 2024)

📚 𝗥𝗘𝗖𝗘𝗡𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 di Elena Baragli📚 8 marzo 2025

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