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«GRAZIA» contro la violenza sulle donne

PER RINASCERE ABBIAMO LASCIATO L’UOMO CHE CI UMILIAVA
Non solo abusi fisici, i partner violenti distruggono anche l’autostima delle loro vittime. Quattro sopravvissute spiegano come nei centri di aiuto hanno ricominciato ad amarsi.
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La violenza è una catena da cui ci si può liberare.
Non è un destino segnato.

Chiamare un centro antiviolenza non è facile: richiede coraggio.

Ma se trovi la forza di chiedere aiuto, puoi davvero rinascere.

 

«Rinasci perché ricominci dopo tanti anni a pensare di nuovo con la tua testa», spiega Emanuela Castaldo, 47 anni, due figli. «Perché le donne che subiscono violenza non pensano più autonomamente, ma con la testa dell’uomo che le molesta. Per evitare lo scontro, nascondevo a me stessa ogni mio desiderio, facevo solo quello che voleva lui. Vivere così è un massacro, hai sempre paura. Dopo 16 anni di violenze, volevo morire. Sono scappata di casa con i miei figli, senza cellulare, senza avere idea di dove andare. In stazione ho incontrato una poliziotta: mi ha messo in contatto con un centro antiviolenza. Le operatrici mi hanno letteralmente salvato la vita facendomi capire che l’uomo con cui vivevo mi manipolava. Non ero mai andata al bar con le mie amiche: ero terrorizzata a farlo.»

 

L’articolo completo al pdf:

Articolo su GRAZIA “PER RINASCERE ABBIAMO LASCIATO L’UOMO CHE CI UMILIAVA”

 

Fonte: di Marina Speich, «GRAZIA», p. 65, n.50 del 21 novembre 2024

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